Repertorium Pomponianum

Introduzione

 

Il Repertorium Pomponianum intende raccogliere, ordinare e curare l'edizione di materiale bio-bibliografico e di testi scelti dei "Pomponiani", ovvero che riguardano "Pomponiani". Con la designazione di "Pomponiani" vogliamo includere non solo i membri della prima e della seconda accademia o sodalitas romana di Pomponio Leto (rispettivamente c.1460-68 e c.1478-98), ma anche, in senso più largo, i suoi maestri, alunni, amici e collaboratori, copisti, correttori e stampatori-in breve, tutti coloro che trovarono in Pomponio Leto un comune punto di contatto o riferimento nella seconda metà del Quattrocento. Questo materiale rimane in gran parte non solo frammentario e inedito ma anche estremamente disperso, sia all'interno di manoscritti o di edizioni rare conservate in poche biblioteche, che in pubblicazioni pure recenti, ma altamente specialistiche, e perciò difficilmente reperibili. Nel creare, quindi, una guida alle opere e agli studi pubblicati, e nell'aggiungere nuove informazioni e testi inediti, ci auguriamo di facilitare l'accesso alle fonti e agli studi, nonchè di stimolare nuove ricerche su Pomponio, sui Pomponiani e sul mondo sociale e culturale di cui essi fecero parte.

 

L'internet, quale spazio di pubblicazione e strumento di lavoro per il Repertorium, è particolarmente idoneo al nostro progetto: infatti, Pomponio, come insegnante e studioso, ebbe un approccio allo stesso tempo approfondito ed aperto nei confronti della conoscenza e dell'apprendimento; egli apprezzava la diversità e la complessità dei fatti e le interconnessioni dei fenomeni storici. Gli stessi Pomponiani, nel corso delle loro carriere, costituirono un'estesa rete di rapporti reciproci, di collaborazione o di competizione tra di loro, ora portando avanti le attività che lo stesso Pomponio aveva intrapreso, ora intraprendendo nuove strade. Il nostro sito (che rimane in 'costruzione continua') includerà infatti non solo brevi profili, bibliografie e testi, ma anche i "links" per connettere i Pomponiani tra loro e con gli autori (antichi e moderni) che leggevano ed insegnavano, curavano, annotavano e traducevano. Nel mettere in evidenza i loro legami personali o rapporti professoniali e i loro interessi comuni o differenti, è anche nostro intento creare le basi per studi prosopografici più dettagliati e incoraggiare l'analisi comparata dei testi di questi intellettuali e dei metodi di critica testuale.

 

Mentre il sito web nasce dalla rivoluzione informatica, il Repertorium, concettualmente, ha le sue radici in tradizioni classiche e umanistiche, soprattutto nella collezione dei frammenti o delle reliquiae e nel genere letterario della biografia. Come disiecta membra di opere in gran parte perdute i piccoli frammenti sopravvissuti dei lavori dei Pomponiani (marginalia all'interno di codici ed edizioni a stampa, vestigia di scrittura, testimonia dei loro scritti) acquisteranno nuovo significato appena restituiti al loro contesto originario, che poteva essere il corpus completo di un autore, una biblioteca privata, un corso universitario, o una cerchia intellettuale. Nello spirito anche delle compilazioni umanistiche de viris illustribus, il Repertorium mira a ricordare i contributi di quegli umanisti che si dedicarono a recuperare, preservare e trasmettere gran parte del patrimonio culturale di Roma. In definitiva, se è evidente che non tutti i Pomponiani sono diventati "illustri", è nostra speranza che, grazie al Repertorium, siano almeno meglio conosciuti.

 

Quasi cento anni fa, lo storico russo Vladimiro Zabughin (1880-1923) inaugurò le ricerche moderne su Pomponio con i due volumi del suo magistrale Giulio Pomponio Leto (1909; 1910-12). Da allora, numerosi e importanti studi sono stati pubblicati sull'accademia (o sodalitas) pomponiana e sui loro membri e amici. Il compito che ora ci attende, di esaminare, catalogare, e analizzare questo materiale, e di curare le edizioni di testi, richiederà un tempo considerevole e una grande pazienza (oltre alla stessa passione di Pomponio per la ricerca). Mentre procediamo, quindi, con questo progetto, accogliamo volentieri i contributi di altri studiosi e, come Zabughin, chiediamo l'indulgenza dei lettori.

 

 

Patricia Osmond, revisione italiana di Giancarlo Abbamonte (Agosto 2007)

 

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last changed on 14 September 2008 by j.ramminger